Martina: a passo di danza da Mirabilandia al Parque Warner

Chi mi segue conosce la grande passione per i parchi divertimento che mi spinge a viaggiare e scoprire queste meravigliose realtà, ma sa anche che sono una persona che ama incontrare e conoscere chi nei parchi divertimento ci lavora e si impegna per garantire agli ospiti delle giornate di divertimento.
Oggi vi voglio presentare Martina, una solare e simpaticissima performer piemontese che attualmente fa parte dello staff artistico del Parque Warner di Madrid.
Martina inizia fin da piccola a studiare pianoforte e a cantare in un coro; a 10 anni anche la danza entra nella sua vita e gli studi in questo campo si affiancano a quelli già intrapresi nella disciplina del canto.
Modern, contemporanea, jazz e hip hop sono gli stili in cui si cimenta Martina e che propone, insieme alle sue doti canore all’audizione per entrare nella Scuola del Musical di Milano, dove si diploma nel 2010.
La stagione seguente entra a fare parte del Cast artistico di Mirabilandia, dove rimane fino al 2016, per poi trasferirsi quest’anno a Madrid come coreografa del Parque Warner, altro parco del circuito Parque Reunidos di cui fa parte anche Mirabilandia.
Anche se a qualche centinaio di chilometri da me, Martina mi dedica una mattina del suo tempo; si chiacchiera virtualmente del più e del meno e del suo lavoro. Mi trovo di fronte a una ragazza dolcissima, di quelle che mi immagino ballare in casa, provando una coreografia, con i capelli a cipolla e una t-shirt enorme, una di quelle persone solari e sorridenti, ma determinata e una seria professionista.
Nell’attesa di poterci incontrare di persona, la voglio ringraziare per il tempo che mi ha dedicato e la pazienza nel rispondere alle mie domande e vi regalo questa nostra chiacchierata

M: Se penso agli spettacoli dell’ultimo anno di Parque Warner, mi ha colpito moltissimo Delirium, uno spettacolo originale della Stuntmanshow Productions. Delirium è il nome di un cimitero in cui, si dice, accadano eventi stranissimi la notte del 31 Ottobre. Due giornalisti, Luis e Alicia, decidono di realizzare un servizio per documentare le stranezze della notte di Halloween e si ritrovano coinvolti in un carosello di eventi, tra spiriti benevoli e malvagi, con un epilogo molto romantico. Questo show è stato proposto nel periodo di Halloween e ha riscosso molti consensi di critica è pubblico. Me ne parli?
La tensione e l’agitazione erano palpabili, ma quando abbiamo cominciato a ricevere i primi feedback è stata una soddisfazione incredibile. Addirittura, contrariamente ai nostri timori, Delirium ha raccolto consensi addirittura superiori a quelli di Rock of Ages, forse per il fatto che mentre per quest’ultimo, il pubblico già sa più o meno cosa aspettarsi (soprattutto se ha visto il film), chi assiste a Delirium si trova di fronte ad una storia completamente originale.

M: Quanto lavoro in termini di tempo c’è voluto per preparare Delirium?
M: Quali altri spettacoli hai curato nel periodo di Halloween?
In Hollywood Boulevard abbiamo proposto un flashmob dedicato al re del pop Michael Jackson, dove, oltre a ballare la coreografia di Too Bad, abbiamo coinvolto il pubblico con la famosissima Thriller.
M: Adesso vorrei che mi parlassi del tuo lavoro: quanta passione e felicità metti in quello che fai? Quanto è importante la reazione del pubblico?

M: Che parole stupende! Qual è lo spettacolo che porti nel cuore?

M: Anche in questo spettacolo hai lavorato con la Stuntmanshow Productions. Tutti quelli con cui ne parlo la descrivono come una grande famiglia. Me lo confermi anche tu?
M:Sì!! Una grande famiglia, che si sta espandendo sempre di più, per fortuna! Tra l’altro per un’azienda nata come agenzia di stuntman, occuparsi di spettacoli teatrali non è assolutamente un lavoro da poco. Personalmente sono molto grata alla Stuntmanshow Productions: è infatti grazie a loro che quest’anno ho lavorato qui al Parque Warner; inoltre mi concedono moltissima libertà sul come pensare e montare coreografie e mettere in scena degli spettacoli.
M: A livello di feedback da parte del pubblico, c’è differenza tra lavorare in Spagna e in Italia?
M: Non molta in realtà. Siamo popoli molto simili, la reazione agli spettacoli si assomiglia molto, soprattutto anche quando il pubblico viene coinvolto attivamente nello spettacolo: nè italiani, nè spagnoli hanno paura di mettersi in gioco.
M: Tu balli ancora o coreografi solo?
M: Ballo anche! E meno male, se no non so se sarei capace di stare a guardare senza fare niente!

M: Quindi sei una di quelle che cucina ballando?
M: Ahahaha si certo!! La cosa più comica è vedere il mio cane che mi guarda perplessa mentre monto le coreografie nuove!!
M: Per salutarci ci racconti qualche aneddoto divertente del dietro le quinte?
M: Beh ce ne sarebbero molte da raccontare! Generalmente si cerca sempre di non far notare al pubblico qualsiasi imprevisto o dimenticanza, ma a volte è davvero impossibile! Per esempio, l’ultima che è capitata è stata proprio durante Delirium, dove passando dietro al fondale per raggiungere la sua posizione di uscita in scena, uno dei ragazzi ha pestato senza volerlo la base di un albero che abbiamo come scenografia, e questo è caduto in mezza al palco con le conseguenti urla dei protagonisti che stavano recitando. È stato un piccolo problema, nessuno si è fatto male e nella storia ci poteva anche stare (un albero animato che cade da solo!), perciò alla fine della replica ci siamo fatti una bella risata!!